Cosa fare in caso di incidente stradale

Se, mentre si è alla guida di un veicolo, si verifica un sinistro è importante sapere esattamente quali passi compiere per fare valere i propri diritti e ottenere il risarcimento

Cosa bisogna fare quando si rimane coinvolti in un incidente stradale? Ogni volta che ci mettiamo alla guida, allontaniamo l’idea che questo possa succedere. Ma una distrazione nostra o di altri automobilisti, un guasto meccanico o un colpo di sfortuna può sempre capitare, anche con vittime. Spesso a rimetterci la vita sono anziani e bambini. E, dunque, come comportarsi? Quali sono le prime cose che bisogna fare? Ecco cosa bisogna sapere.

Assicurazioni e incidenti stradali: ci sono feriti?

 I primi momenti dopo un incidente sono i più concitati, e anche quelli dove si è più confusi, anche perché sotto shock. La prima cosa da fare è sicuramente mettere in sicurezza noi stessi e gli altri. Verificare che non ci siano feriti e, nel caso ce ne fossero, chiamare subito i soccorsi e le forze dell’ordine. La presenza di questi ultimi sarà fondamentale nel caso che non ci sia certezza su chi ha colpa per l’incidente. Bisogna anche segnalare l’accaduto agli altri veicoli con il triangolo d’emergenza. A questo punto, si può iniziare a pensare a cosa fare con l’assicurazione.

Incidente stradale: di chi è la colpa?

 Di solito, quando si verifica un sinistro, le responsabilità sono abbastanza chiare. Tuttavia, può accadere che ci siano dubbi su di chi è la colpa. È fondamentale la presenza delle forze dell’ordine, che faranno tutti i rilievi del caso.

Sinistro e assicurazione: la denuncia

 Nel caso si rimanga vittime di un incidente stradale, bisogna avvertire subito la propria compagnia di assicurazioni. Di solito, si hanno tre giorni di tempo per farlo, ma meglio agire il prima possibile. In ogni caso, bisogna compilare la constatazione amichevole, il cosiddetto Modello Blu CAI/CID. Solitamente, al momento della stipula dell’assicurazione, viene fornita almeno una copia. Anche nel caso di contratti assicurativi stipulati online si riceve via email questo materiale. Se nessuna delle persone coinvolte ne è in possesso, si può procedere a stilare la constatazione amichevole anche senza il modello.

Incidenti e risarcimento: come funziona l’indennizzo diretto

 Ci sono diverse modalità per ottenere il risarcimento del danno. La più veloce è quella chiamata “indennizzo diretto”, una proceduta attraverso la quale chi è stato danneggiato e ha ragione in tutto o in parte può chiedere il risarcimento danni direttamente alla propria compagnia assicurativa. In seguito, quest’ultima si rifarà su quella del conducente del veicolo che ha provocato il sinistro.

Assicurazione e indennizzo diretto: quando non si può fare?

 La procedura dell’indennizzo diretto non è, però, sempre possibile. Esiste, infatti, un requisito obbligatorio, e cioè che nell’incidente siano coinvolti due veicoli immatricolati e assicurati in Italia. I conducenti non devono avere riportato lesioni fisiche gravi, cioè sopra i 9 punti di invalidità. Altro requisito è che le rispettive compagnie di assicurazione coinvolte aderiscano alla convezione CARD. Da questo punto di vista, un fattore di tranquillità è rappresentato dal fatto che le compagnie italiane ammesse a operare nella Rc Auto vi aderiscono tutte. Non lo fanno, però, tutte le imprese assicurative estere. 

Rc Auto, convenzione CARD: cos’è e chi aderisce?

 Come detto, tutte le compagnie italiane ammesse a operare nella Rc auto aderiscono alla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (CARD), introdotta a partire dal 2007 in favore di chi viene coinvolto con il proprio veicolo in un sinistro stradale senza colpa o con colpa parziale. La convenzione CARD regolamenta i rapporti economici tra le compagnie per gestire il risarcimento diretto. Non tutte le compagnie assicurative estere vi aderiscono. A tale proposito, sul sito dell’Ivass – Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni è presente l’elenco delle compagnie estere ammesse a operare nella Rc Auto ed è specificato se aderiscono oppure no alla convenzione CARD. La Legge sulla concorrenza ha stabilito che, a partire dall’1 gennaio 2023, anche le compagnie estere che operano in Italia dovranno aderirvi.

Risarcimento Rc Auto: come funziona la procedura ordinaria

 Nel caso in cui non sia possibile attivare l’indennizzo diretto, bisogna seguire la procedura ordinaria. In questo caso il risarcimento va chiesto alla compagnia di chi ha causato il sinistro, quindi del responsabile dell’incidente. La procedura ordinaria si applica ogni volta che lo scontro abbia coinvolto più di due veicoli o ci siano feriti gravi. I terzi trasportati, però, devono chiedere i danni sempre alla compagnia che assicura il veicolo su cui viaggiavano al momento dell’incidente.

Incidente stradale e assicurazioni: ci sono testimoni?

 Tra le cose alle quali fare attenzione quando si rimane coinvolti in un incidente, c’è l’eventuale presenza di testimoni. Questi ultimi sono fondamentali nel caso di sinistri con soli danni a cose. Infatti, nella denuncia all’assicurazione bisogna indicare il nome di eventuali persone che erano presenti sul luogo dell’incidente e hanno visto cosa è accaduto. Se le loro generalità non vengono inserite subito nella denuncia di sinistro, o al primo atto formale verso la compagnia, quest’ultima è tenuta a richiederle con una raccomandata a/r entro 60 giorni dalla denuncia, in modo da permettere all’assicurato di fornire le informazioni mancanti. Oltre questo termine, potrebbe accadere che la prova testimoniale addotta venga ritenuta inammissibile.

Assicurazioni e sinistri: quando avrò il risarcimento?

 I tempi e le modalità del risarcimento dipendono da diversi fattori. Per esempio, bisogna distinguere tra danni al mezzo e danni alle persone. In ogni caso, se entrambe le parti hanno firmato il Modulo Blu, cioè la constatazione amichevole, le compagnie di assicurazione hanno trenta giorni di tempo per mandare un’offerta di risarcimento per i danni provocati al mezzo e agli oggetti trasportati. Nel caso che questo documento non sia stato firmato dalla controparte, i giorni per formulare un’offerta risarcitoria salgono a sessanta.

Sinistri con danni alle persone: a quando il risarcimento?

 Nel caso in cui l’incidente abbia provocato danni fisici alle persone coinvolte, la compagnia di assicurazioni ha 90 giorni di tempo per presentare una offerta di risarcimento.

Assicurazioni e incidenti: come si calcola il risarcimento?

 Bisogna distinguere tra risarcimento per danni alle cose o alle persone. Nel primo caso le compagnie assicurative prendono in considerazione tutte le spese necessarie per la riparazione del veicolo. Nel caso in cui il valore dei danni sia superiore a quello della macchina, chi ha diritto al risarcimento otterrà soltanto una cifra che rientra nel limite dell’importo assicurato (se, per esempio, il valore commerciale dell’auto è di 5mila euro e la macchina è assicurata solo per questa cifra, anche nel caso in cui per riparare il veicolo fossero necessari 8mila euro, l’importo massimo che verrà risarcito non supererà comunque i 4.000).

Incidenti stradali e guasti al veicolo: come si quantifica il danno?

 A valutare le condizioni dell’auto e quantificare il danno sarà un perito di fiducia della compagnia assicurativa. Questi, dopo avere esaminato tutti i danni subito dal veicolo a causa del sinistro, il preventivo fatto dal meccanico o carrozziere e le fatture con le cifre spese per la riparazione, redige una perizia dove segnala l’importo da risarcire. Di solito, le imprese di assicurazione hanno un elenco di officine convenzionate

Incidenti stradali e feriti: il risarcimento dei danni fisici

 Nel caso che il sinistro abbia causato feriti, bisognerà valutare l’entità dei risarcimenti per danni fisici, che sono sempre associati al danno biologico sia di natura temporanea sia di natura permanente. Questo tipo di danni è valutabile solo ed esclusivamente da un medico legale, che esaminerà la documentazione sanitaria e visiterà la persona che ha subito un danno fisico. Quindi, sulla base di tabelle dedicate, determinerà la percentuale di danno permanente e il periodo di decorso della malattia. 

Assicurazione e risarcimento: è possibile rifiutarlo?

 Una volta ricevuta l’offerta di risarcimento da parte della compagnia di assicurazione, si può accettare la somma proposta. In questo caso, si incassano i soldi e la procedura viene chiusa. Ma c’è anche la possibilità di accettare l’offerta con riserva, qualora non la si ritenga soddisfacente. In questo caso si parla tecnicamente di “accettazione a titolo di acconto per maggiore danno”: l’assicurato incassa l’assegno a titolo di acconto e poi rilancia facendo una nuova proposta all’assicurazione. Qualora la compagnia non dovesse rispondere, oppure dovesse dare una risposta non soddisfacente, si può ricorrere a una procedura di conciliazione e, se necessario, al giudice